La Fenice del Monte Cervino, un raffinato chalet situato sotto le imponenti cime del Monte Cervino, racchiude in sé una storia unica e di rinascita.

Un tempo conosciuta come Villa Bacchini, dal nome del proprietario, l’inventore della celebre radio Allocchio-Bacchini, rappresentava una delle poche ville del comprensorio sciistico internazionale di Cervinia fin dagli anni Trenta. Un tragico destino segna la sua vita poiché nel 1980 la confluenza di due valanghe ne provocò la distruzione. I proprietari originari scelsero di vendere quanto rimaneva della struttura alla famiglia Harrison di Londra, che affascinata dalle vecchie fotografie della residenza e con il desiderio di riportare la proprietà al suo antico splendore, ricostruirono la villa. Da qui l’impegno a far rinascere questo storico edificio dalle sue ceneri: nacque così il nome la Fenice del Monte Cervino. Rispettare la tradizione dell’antico chalet senza rinunciare ad un alto livello di comfort è ciò che ha ispirato il lavoro di rinnovamento dell’architetto Mariapia Bettiol e del suo team in collaborazione con l’interior contractor Concreta, terminato nel 2021. L’intento era quello di dare vita a un luogo concepito come uno spazio da abitare e allo stesso tempo da affittare alla clientela. Per questo motivo all’interno della struttura le classiche funzioni residenziali affiancano attività tipiche dell’hôtellerie, come la spa con un’ampia piscina interna, sauna, bagno turco e idromassaggio esterno, la palestra, la sala cinema, la Ski Room e infine la Bike Room. La Fenice del Monte Cervino copre una superficie di 1200 m² sviluppati su sei livelli. All’interno della struttura sono state ricavate sette camere doppie, un salone più grande e uno più riservato, una sala da pranzo, una zona buffet e una cucina. L’atmosfera magica che regala questo luogo incontaminato si riflette nell’architettura in perfetta armonia con l’ambiente esterno: il concept progettuale dell’architetto Bettiol è stato impostato sull’utilizzo della pietra e del legno a vista richiamando la tradizione degli chalet di montagna. Un mood rustico che dialoga con materiali più sofisticati e moderni come il velluto e il cristallo; il tutto completato da un tocco neoclassico, stile particolarmente caro alla famiglia Harrison. Gli incredibili spazi dello chalet creano un mood intimo e caldo, con una forte connessione con la natura e il paesaggio circostante, proponendo un modo di vivere la montagna che riflette l’estetica classica dello chalet costituito da tonalità chiare.

Il cuore pulsante della struttura è l’ampio e aperto living definito dalla presenza di un magnifico camino, punto di riferimento degli arredi che gli ruotano attorno e del soggiorno da cui è possibile ammirarlo. Incassato in una parete, esso separa la zona giorno in due saloni grazie alla sua duplice apertura, permettendo una perfetta visione del fuoco da entrambi gli ambienti. Il grande effetto scenografico che il camino regala è messo in risalto dalla pietra ricostruita Geopietra® utilizzata per il rivestimento della grande parete che lo ospita. Il modello di pietra che compone la sua tessitura è il Briano posato a secco: esso conferisce al design moderno e lineare un accenno spontaneo, esaltato dalla forma variegata che contraddistingue la pietra. Ad apportare stabilità e un maggior valore di tridimensionalità alla muratura sono le pietre angolari, integrate negli angoli del rivestimento. La tonalità della pietra è il Grigio Chiaro, in perfetta armonia con le sfumature tenui dei raffinati arredi. Anche i corridoi che conducono alle camere da letto e ai guardaroba si trasformano in spazi d’effetto grazie alla finitura in pietra ricostruita, le cui sfumature chiare creano giochi di contrasto con le tonalità calde del legno. Tutto questo è la Fenice del Monte Cervino: un luogo fiabesco, ritornato in vita dopo quarant’anni. Emblema di architettura e design, esso stabilisce un nuovo standard per il lusso senza rinunciare all’atmosfera familiare di un rifugio di montagna.

 

Foto: Bettiol Architecture Studio
Fotografo: Fabrizio Falcomatà

 

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